Volo da incubo più che viaggio.
Io giovanissima studentessa universitaria a Padova che rientro in patria ad Atene nel lontano 1994.
Mi si siede accanto un giovane uomo sorridente dalla carnagione scura e i vestiti “arabi” (perdonatemi non so come si chiama quella specie di vestito lungo e bianco). Attacca a parlarmi e io con le antenne femminili sempre alzate percepisco che la discussione sta andando dalla parte sbagliata. Comincia ad elogiare la mia bellezza e taccc, arriva subito la richiesta di matrimonio.