Estate 2018. Su un noto gruppo di ricerca merci e servizi dedicati alle donne inciampo in un annuncio di appartamento sito a Terracina (litoranea laziale).
La località non era Terracina ma Porto Badino, a piedi non raggiungevi affatto il centro di Terracina e l’appartamento altro non era che l’alloggio degli inservienti del ristorante abbandonato sito sotto di noi, i cui alberi e cespugli abbandonati arrivavano fino alla tettoia che si trovava sotto le finestre (che a ‘sto punto poteva essere pure eternit, per quanto ne so).

Lavatrice? In comune con altre abitazioni sfigate come noi.
Televisione? Di quelli a coda, ma tanto l’antenna era rotta.
Aria condizionata? Un vecchio e sbilenco ventilatore.

I mobili? Lugubri stile anni 60 marroni e consumati.
Stendino? Non pervenuto, abbiamo dovuto comprarlo noi (stendevamo sulla tettoia perché non c’era manco un balcone).