17 anni gita in Sicilia e Malta con le scuole superiori.
Non si sa perché, ma ci affidano un bellissimo autista 70enne.
Partiamo da Sapri e gia il nostro bell’autista dà segni di stranezze imboccando invece della superstrada per andare all’autostrada una vecchia stradina di montagna, vabbè fa niente, sarà l’abitudine.
Arrivati presso Lauria circa invece di proseguire per l’A3, andiamo dritto sulla SS18 quindi arriviamo fino a Villa San Giovanni su una strada statale, con lui che fuma incurante delle proteste degli alunni e studenti e rigorosamente di 4° su un cambio a 8 marce dell’autobus e senza climatizzatore, facendo raggiungere ai posti sul motore temperature roventi tanto da riuscire a sentire il calore sotto i piedi nonostante le scarpe.
Sbarcati in Sicilia, inizia l’incubo.
Per prima cosa finisce in un campo di arance, poi prendiamo un’autostrada chiusa al traffico che giustamente dopo una 20ina di km finisce con un muro e un cantiere, allora decide che dobbiamo fermarci a fare rifornimento a una pompa di benzina abbandonata.
Arrivati a questo punto i professori decidono di scendere insieme all’autista e chiamare qualcuno con la bellissima idea di chiuderci dentro.
Boccheggianti dal caldo battiamo vicino ai vetri per uscire e vediamo i prof che si dimenano e l’autista tutto tranquillo che fuma.
Allora, che di meccanica ne capisco qualcosa, mi avvicino al posto di guida e aziono le porte e libero gli alunni.
Dopo sole 15 ore di viaggio giungiamo ad Agrigento, il giorno dopo ci hanno cambiato compagnia, pullman e autista.
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