Corre la primavera del 2010 e io sono una quasi diciassettenne che frequenta il terzo anno di liceo classico, ha esagerato con la Camomilla Shultz con risultati esilaranti, e ascolta Avril Lavigne e Laura Pausini. WhatsApp non esiste, ma io non lo conosco e messaggio lo stesso con il mio Nokia N70 intriso fino all’osso di “Lollo ti amo” (che non si fa per il primo fidanzato).

La scuola decide che andremo in gita scolastica per la prima volta a Praga, 4 giorni. Partiamo da Roma in aereo e stiamo piuttosto bene (omissis sui classici episodi da gita, tipo qualche toccata di cu*o di troppo tra chi disponeva di fidanzato in loco, quindi non io, e sui miei compagni che volevano acquistare erba da fumare e si sono ritrovati la salvia).