Estate 2006.
Io e due amiche decidiamo di festeggiare il diploma facendo un viaggio. La famiglia di una delle due aveva un’agenzia viaggi, quindi ci affidiamo completamente a lei.
La scelta finale era tra Palma di Maiorca e Parigi: una voleva andare sull’isola, io volevo andare a Parigi, l’ago della bilancia era l’amica dell’agenzia, totalmente ignava ma corruttibile.
Alla fine la spunto io.
Se dovessi raccontare con dovizia di particolari ciò che abbiamo subito dall’amica ignava questo post sarebbe kilometrico, quindi ho pensato di segnarvi i punti salienti.
1) Per fare una doccia veloce impiegava 50 minuti. Cronometrata.
2) Si offendeva se qualcuno andava in bagno a fare la cacca;
3) Era pigra e lenta. Ogni volta che vedeva una panchina si sedeva, ma lo faceva senza avvisarci e così la perdevamo di continuo. Non ce ne accorgevamo perché camminava sempre dietro di noi a passo di lumaca (non è che io e l’altra avessimo le ali ai piedi, eh). In un giorno l’abbiamo persa per ben 2 volte, una volta dentro un museo e poi fuori. Non appena entrate (c’era una bolgia) lei senza dire nulla si è seduta e non ha visto praticamente nulla, noi invece abbiamo perso mezza giornata per cercarla. All’uscita del museo invece, decidiamo tutte e tre di andare alla metro, ma una volta arrivate lei non c’era. Torniamo indietro e la troviamo seduta fuori dal museo. Ci aveva viste andar via e non aveva detto nulla.
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