Secondo giorno e oltre. Sarò più sintetica. Spero. Faccio presente però che non è finita qui.
(Disclaimer: nella mia vita ho viaggiato un sacco. Sono abituata a molte cose ma una dose di sfiga così non l’ho mai avuta)
Secondo giorno passa tutto sommato senza gravi intoppi. Certo dodici ore in fiera non sono una passeggiata dopo il giorno precedente, ma si fanno
Terzo giorno mattina giri clienti. Da notare il sadismo dell’agente che me li fissa ad orari assurdi ergo sveglia alle 6. Pomeriggio libera! Decido di visitare Lione non essendovi mai stata. Bella giornata, sole, opto per una splendida camminata lungo il fiume per arrivare in centro (ero alla Confluence) 7 km. Arrivo in centro e.. vuoi non visitare la cattedrale?! Per chi non conosce Lione, è leggermente in collina. Prendo la funicolare? Ma no… continuiamo la passeggiata.
Gradini su gradini. Via Crucis per arrivare nel vero senso della parola. Arrivo in cima come una pellegrina, quasi martire, sudata e con la consapevolezza di avere fatto una ca**ata. Foto di rito, visito (bellissima comunque, ne vale la pena) e scendo.
Trovo un baretto sperduto, tavoli all’aperto e mi fermo in cerca di ristoro. Cosa prendo? Siamo in Francia, vino rosso. Altri due bicchieri 15 gradi questa volta all’ombra.
Torno in hotel (sempre a piedi) e a circa 500 metri non mi sento più la terra sotto i piedi, sensazione di camminare nella casa delle streghe (per chi la conosce). Non senza fatica arrivo in camera. Mi rendo conto di aver percorso 25 km.
Decido di rilassarmi al bar. Destino vuole che il bar ospiti una festa per l’avant premiere di 007. Quindi tre quarti di sala riservati a fans incalliti, dress code: James Bond (giuro!) quindi uomini in smoking e Bond girls tiratissime, fotografi ovunque, francese isterica che presenta la “festa”. In tutto questo io, con giramenti di testa, in condizioni pietose, jeans e maglione da camera.
Decido di ritirarmi negli appartamenti.
Muoio. Mattina successiva aereo per Bruxelles. Naturalmente sveglia alle 5
Continua.
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