2012: dopo la laurea parto per un mese di volontariato in India, seguito da un mese di viaggio. Un bel giorno vado a visitare un tempio in cima a una scalinata di non so quanti milioni di gradini e nello scendere, indossando sandali sfilacciati e sentendomi la nuova madre Teresa di Calcutta, mi sfascio il mignolo del piede in un gradino. Sul momento non ci faccio caso e mi disinfetto rapidamente, ma batteri, sudore, caldo umido e sporcizia stavano già imperversando nella mia ferita.
Per giorni ‘sto piede ferito mi fa un male cane e si gonfia, così decido di andare da un medico di base che per prima cosa mi visita facendomi stendere su un lettino coperto da quello che sembrava un grande straccio appena usato per pulire il pavimento e mai sciacquato.
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