Nell’incubo un uomo entra nella nostra stanza, si mette in fondo al letto e ci fissa, sento il suo respiro vicino a noi. Ovviamente l’incubo mi turba talmente tanto da svegliarmi leggermente, girarmi verso il mio compagno per chiedergli di accendere la luce in quanto io senza occhiali non vedo oltre il mio naso, lui che potrebbe dormire anche in una discoteca con le casse accanto, mi ignora e non si sveglia. Chiudo quindi gli occhi e fortunatamente mi riaddormento. La mattina mi sveglio, sto per andare in bagno, e trovo davanti al nostro letto una pinzetta (tipo quelle delle sopracciglia), chiedo al mio compagno se ne avesse una con sé e gli fosse caduta, visto che appena arrivati non c’era e io non avevo pinzette con me. La risposta del mio compagno: “Ovviamente non è mia”. In quel momento mi sono resa conto che forse quell’incubo era più reale di quanto pensassi. Abbiamo preso le valigie e siamo andati via alla velocità della luce.
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