Abbiamo chiuso le chiavi nel baule. Chiamiamo l’assistenza, solo che sono le 11 e quindi è ora di pranzo (?) per cui dobbiamo aspettare. Quattro ore. Sotto il sole. Cocente. L’addetto dell’assistenza arriva con tutta calma e ogni due minuti si allontana per sbraitare al telefono. Dopo cinque ore riusciamo a partire, senza avere visitato Odense, alla volta di Billund. Dopo due ore di viaggio, quando mancano poco più di dieci minuti a destinazione, ci telefona la Polizia. Hanno ritrovato le nostre valigie (piene!). Sono a Copenaghen, a tre ore e mezza da lì. Torniamo indietro. Le valigie sono effettivamente tutte piene, in quella della mia amica c’è persino ancora il Nintendo! L’unica valigia vuota è la mia, non solo senza computer ma sono stati rubati anche tutti i vestiti e una bambola. Ora c’è un altro problema: il baule della Polo è diverso da quello della Station Wagon con cui eravamo partite e le quattro valigie (più borse di plastica-valigie di fortuna) non ci stanno. Il viaggio Copenaghen-Billund (altre tre ore e mezza!) è stato quindi fatto con noi bambine sedute su due valigie e mia mamma con il pianale della cappelliera piantato sotto il naso.