Tante grazie. Dopo la Polizia andiamo all’autonoleggio per farci cambiare la macchina, visto che la nostra ha un finestrino rotto e, dalla Station Wagon che avevamo prenotato per stare comode, ci danno una Polo. Riusciamo così a lasciare il distretto di Copenaghen e arriviamo in hotel a Odense alle 21, ovviamente senza nulla, neanche pigiami o spazzolino. A quell’ora è tutto chiuso per cui ceniamo con dei biscotti sbrindellati che avevamo nello zaino. La mattina successiva andiamo al supermercato più vicino e visto che abbiamo un baule decisamente più piccolo di quello iniziale, cerchiamo di comprare giusto lo stretto necessario (fallendo miseramente angosciate dal “si sa mai”). Uscendo cariche di borse troviamo una multa sul parabrezza dell’auto e ci rendiamo conto che c’era un cartello in danese senza immagini che avevamo bellamente ignorato. Stremate e innervosite carichiamo le nuove valigie di fortuna in macchina e, chiuso il baule, siamo pronte a partire, solo che non troviamo le chiavi.
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