Arrivate a Roma e ancora ingenuamente entusiaste, scherziamo sul fatto che il colmo dei colmi sarebbe stato trovare il nostro volo annullato.
Beh, avrei dovuto fare la veggente! Perché?
Perché ridendo ci assale un dubbio. E se fosse vero?
Apriamo la mail e andiamo a sbattere contro la dura realtà. A seguito di uno sciopero il volo era stato cancellato.
A Cesare quel che è di Cesare però!
La compagnia aerea aveva inviato una mail di segnalazione in agenzia, che non era stata vista e che di conseguenza non ci era stata segnalata.
Andiamo ugualmente in aeroporto nella speranza di un miracolo, che ovviamente esisteva solo nella fantasia.
Chiamiamo l’agenzia che ci dice bellamente di risolverla direttamente in aeroporto. Ci attacchiamo al servizio clienti della compagnia aerea, ci mettiamo in coda al desk per capire come risolvere. Passano le ore e per quanto fosse dicembre, Roma era meravigliosamente calda, anche troppo calda, anzi sempre più calda!
Noi eravamo in tenuta da -30º, quindi eravamo vestite così:
– scarponi da neve imbottiti;
– pantaloni termici;
– pantalone da neve;
– maglia intima termica;
– maglia a maniche lunghe termica;
– felpa in pile;
– giaccone da neve
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