«Fazzoletti usati, sacchetti pieni di vomito, biancheria intima, calze, unghie di mani e piedi, dolci mezzi mangiucchiati, torsoli di mele». Ecco quindi che se poi noi ci mettiamo il nostro smartphone, il nostro computer o qualsiasi altra cosa, può essere davvero disgustoso.

La soluzione? Ignorare del tutto le tasche dei sedili dell’aereo, possibilmente anche le riviste di bordo che lì giacciono. E poi, armarsi di salviette antibatteriche e di un disinfettante (in particolar modo se si vola con dei bambini, che mettono le loro manine ovunque) per pulire il più possibile tutto lo spazio riservato a noi.

Soprattutto sui voli a corto raggio, il personale di bordo (che è lo stesso per più voli), all’atterraggio pulisce l’aereo molto velocemente: raccoglie la spazzatura lasciata dai passeggeri, sistema le cinture di sicurezza, ripone le riviste nelle tasche, raddrizza i sedili e richiude i tavolini. Ma il tempo per una pulizia di fondo non c’è. Non resta quindi che difendersi il più possibile dai batteri, con detergenti e con l’accortezza di stare lontani dagli angoli più sporchi.

Questo articolo è gentilmente offerto da Risarcimentovolo.it che ringraziamo per il contributo