Estate 1992: 5 amici, un’Alfa 33 teneramente soprannominata “vampirella” per i consumi di benzina, 15 giorni a Riccione in tenda. Budget 500.000 a testa per tutto (circa 300€ attuali: sì, erano davvero pochi anche negli anni ’90).
– giorno 0: legando i bagagli uno degli elastici si svincola dal gancio e la violentissima frustata colpisce il mio amico in piena faccia lasciandogli un enorme segno rosso pulsante e spesso 1cm che dal viso attraversava in diagonale il petto, la pancia e parte della schiena. S’è rotolato per terra dal dolore per almeno 30 minuti ululando bestemmie in tutte le lingue del mondo;
– giorno 1: bagagli sul tetto coperti col cellophane in caso di pioggia, il cellophane si divincola, si strappa e vola in mezzo all’autostrada. Per puro caso non provochiamo un incidente mostruoso. Veniamo redarguiti per bene dagli agenti polizia stradale, che se avessero potuto frustarci a sangue sulla croce, non avrebbero esitato;
– Giorno 2: ci rendiamo conto che il costo del campeggio equivale a metà del budget in nostro possesso, quindi attiviamo il piano estremo d’emergenza: pasta, pomodoro saltato in olio di qualcosa, sale in prestito dai vicini, acqua della fontanella con intenso aroma di cloro;
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