Avvisàti gli altri del problema fanno dietrofront e ci raggiungono. Siamo tutti strafumati quindi scatta un mezzo party fronte-autogrill. Partono addirittura delle foto commemorative con scambi di panettoni e bottiglie di prosecco. Gli altri 5 partono quindi verso casa con la loro Audi bellissima Station Wagon tra abbracci e sorrisi. Momento di silenzio…e adesso noi che cazzo facciamo?!
Torniamo sulla terra ed entriamo in modalità risoluzione del problema.
Nessuno parla inglese in autogrill. NESSUNO. Ci serve un carro attrezzi e chiamiamo il padrone dell’hotel che, gentilissimo ci chiama lui il carro attrezzi e ci riporta all’hotel. MA dice che la mattina seguente ci lascerà alla concessionaria dove verrà messa l’auto morta e chiuderà l’hotel per andare a sciare in Polonia. OK.

Siamo in 4 rimasti. Due dicono subito che devono tornare per lavoro e prenderanno il treno la mattina seguente (come tutti del resto ma da brave merde se ne sono lavati le mani). Rimaniamo quindi io , che parlo inglese e unico col bancomat (avevamo finito i cash contati per il viaggio), e il padrone dell’auto Mr J. Uno degli altri due ha uno schizzo ed esce fuori dalla stanza e sale ai piani dell’hotel bussando a tutte le porte. Culo vuole che una coppia di Udine apra la porta e, commossa dalla tragicità della situa decida di dare un passaggio ad entrambi gli amici. Fino davanti a casa a Verona. Vabbè