2006, Erasmus a Valencia, conosco altri tre Italiani. scopriamo con piacere che qua approfittano di ogni festa comandata per fare dei ponti lunghissimi, e qua a Valencia è festa sia il 6 che l’8 di dicembre, le università si svuotano, partono tutti, partiamo anche noi. A Valencia è normale che ci siano minimo 15 gradi in dicembre e da bravi ignoranti pensiamo che tutta la Spagna sia uguale, da nord a sud, est e ovest.
E puntiamo verso Salamanca, affittiamo una macchina. Dalle foto che guardo con tenerezza, partiamo praticamente in maniche corte. arriviamo a Salamanca in serata e NEVICA. ma vabbè abbiamo 20 anni, in più ospiti di Couch Surfing di due pazzi, tra bere e ballare, non soffriamo molto il freddo. Partiamo verso il Portogallo, però mi compro delle felpe. bellissima Oporto. al ritorno, scegliamo di fermarci Madrid. e direte.. ma il viaggio da incubo? ecco, partiamo da Madrid, siamo disfatti con oltre 1000km alle spalle, abbiamo voglia di casa, doccia, copertina, spiaggia…. e partiamo la sera anche se saremmo arrivati a Valencia a mezzanotte….
Decidiamo evitare l’autostrada finché si può, siamo nel nulla sulle strade provinciali scendendo dall’altopiano su cui è piazzata Madrid. e ai rompe la macchina. primo stop, vediamo quale può essere il problema. è proprio la pompa dell’acqua. vabbè chiamiamo l’assicurazione della macchina, magari arriviamo in un posto non troppo lontano mettendo acqua ogni km…. ma l’assicurazione ci molla, non avevamo pagato per avere un tipo di assistenza completa, ma solo un biglietto del treno intercity Madrid Valencia.
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