GIRO DELL’ANDALUSIA

La storia è lunghissima ma è al limite dell’assurdo.
Il viaggio da incubo nasce un paio di mesi prima a Londra: serata erasmus di fine anno (tutti sbronzi ammerda) con lacrimucce, abbracci e un compagno di corso della mia ex andaluso che chiameremo M (Miguel). Al grido di “non ci perderemo mai di vista” propone alla mia ex e alla sua fedele compagna di sbronze di andare a trovarlo a Granada in estate e fare il giro dell’andalusia in macchina. LUI la conosce tutta. Sarà bellissimo.

Mi chiedono di aggregarmi e io non faccio troppe domande. Miguel sembra a posto. Un po’ nerdone, faccia un po’ da pirla, con un non poco invadente apparecchio ai denti. Ma Ok fidiamoci.

Arriviamo in aeroporto a Malaga a metà luglio e da qui comincia il circo. Arriva a prenderci Mr M con la sua sfavillante Saxo del ’93 (è il 2012) che sembra una scatola di sardine con le ruote, in cui mettiamo a fatica le valigie e noi stessi e ci porta dritti in spiaggia dicendoci che il giorno dopo avremmo recuperato il 5° personaggio per poi partire verso posti pazzeschi. Cominciano i dubbi su come farlo entrare nell’auto, ma vabbè, giornata piacevole in spiaggia a Malaga.
Pronti per andare a casa di M per sistemarci ma questo dice che vuole stare fuori ancora e ci porta a Malaga mentre il sole scende e recuperiamo una amica del posto fuori dall’università. Ci indica dove parcheggiare in centro. Le valigie non ci stanno bene nel bagagliaio e sono un po’ troppo visibili. Visto il passato vivendo a Barcelona e sapendo come gira nelle città espongo i miei dubbi. Ma lei è LOCAL e sbuffa un “aqui no hay problema” come se fossi l’ultimo degli stronzi. OK.
Torniamo alla macchina dopo 2 ore e la troviamo aperta (probabilmente con un cucchiaio, non serviva sto grande sforzo). Ci rubano tutto compreso il mio fuckin’ passaporto (scaduta da poco la carta identità avevo solo quello).
La prendiamo sportivamente dato che erano solo magliette e pantaloncini, cell e soldi c’erano e il costume anche. Chissene stamo na favola, quindi chiedo di farmi portare alla polizia per la denuncia.
Miguel è nel panico, la ragazza piange disperata. Non capiamo, a loro non hanno rubato assolutamente niente e son quelli messi peggio. Lasciamo la tipa X a casa che è distrutta (boh) e Miguel è ancora sotto shock per il finestrino rotto. Tra l’altro la tipa abitava a 100 metri e aveva un parcheggio immenso dentro casa. Gracias.
Alla polizia quando dico la calle del furto scoppiano a ridere e mi chiedono chi era il pazzo che ci aveva fatto parcheggiare proprio lì dato che era la “via dei ladri di Malaga”. Muchissssimas gracias.