Vacanze di Pasqua, ne approfitto per trascorrere qualche giorno di relax perché la scuola in cui lavoro fa ponte. Dopo mesi e mesi di stress, frustrazione, amarezza, lavoro e studio mi voglio godere un po’ di bellezza.
Parto con il mio compagno per un viaggio a tappe che prevede Padova, Venezia e Trieste. Città bellissime, rimaniamo soddisfatti anche se il tempo variabile non ha aiutato molto.
Arriviamo a Trieste, appena fuori dalla stazione ci accoglie un venticello niente male ma ci diciamo che siamo a Trieste, cosa ci potevamo aspettare?
Il secondo giorno a Trieste inizio ad accusare raffreddore e mal di gola ma non ci bado. Avevo fatto il test rapido in farmacia prima di partire per stare serena, quindi sentivo di escludere problemi legati al Covid.
Dopo una giornata di bora torniamo a casa, un appartamentino su cui stenderei un velo pietoso, e inizio a sentire fastidio all’orecchio sinistro. Passa il tempo e il dolore aumenta in maniera costante fino a diventare insopportabile. In preda alla disperazione che mi portava quasi a voler sbattere la testa al muro, il mio compagno chiama la guardia medica che dice: “La faremo richiamare dal medico entro poco”.