Decidemmo di visitare le ISOLE TREMITI, prenotammo e la mattina andammo al punto di imbarco… un pontine scassato sulla spiaggia. Bene ma non benissimo e vediamo questa nave in lontananza che ovviamente, complice l’acqua bassa, non poteva attraccare, ma intervennero le barchette. Gusci di legno, con motore, pilotati da signori che erano già alticci di mattina, questo avrà importanza verso la fine della storia, perché è lungi dal terminare. Tutto sommato il viaggio di andata fu tranquillo e arrivammo alle isole, visitammo la principale (non ricordo i nomi ero troppo piccola ed è passato tanto tempo) e prenotiamo un giro in motoscafo delle isole. Noi e altri, in tutto una decina, saliamo e partiamo… da li iniziano le disavventure…

1. Il mare inizia a essere mosso, ma figuriamoci se fermano il tour, mentre sopportavamo le onde incrociamo un’altro motoscafo, più grande in rientro, i due motoscafi si accostano, i “capitani” parlottano poi come nonchalance.. Voi di qua voi di la. Si avete capito bene, in mezzo al mare giocammo ai pirati abbordando il motoscafo più grande e gli altri sul più piccolo, così si poteva finire il giro. Io ero una bambina mi divertii da matti, i miei credo persero dieci anni di vita.

2. Il Rientro, con gli altri turisti andiamo al molo per il rientro e vediamo la nave arrivare e tentare l’attracco per almeno DIECI volte, a livello che quando finalmente ce la fanno, dalla platea di turisti parte l’applauso, il capitano la prese malissimo, come l’equipaggio e ci caricarono stile bestiame “correre muoversi correre dentro muovetevi”. Il Capitano non si reggeva in piedi benissimo, aveva palesemente bevuto.