Ma voi avete mai fatto vacanze studio? O campeggi?

A 15 anni mio padre mi ha fatto fare questo campeggio di 10 giorni vicino Matera, il problema era la compagnia: già dal primo giorno sono arrivati i bulli che mi tiravano sassi, mi davano nomignoli, e addirittura hanno spinto il ragazzo che mi piaceva a mettersi con un’animatrice. Così per farmi spezzare il cuore.

Voi direte “ma parla con gli animatori” beh, sapete che hanno detto gli animatori? “Questo posto è stupendo, io ci vengo tutti gli anni da quando ho la tua età, devi solo cambiare strada quando li vedi”.
Ho chiamato un sacco di volte i miei implorandoli di venirmi a prendere prima ma continuavano a dire che non era possibile (poi ho scoperto che erano i responsabili a dire loro che non era possibile), saltavo le serate di spettacolo e le passavo nel mio bungalow per paura ci fosse una mia imitazione o peggio uno scherzo alla Carrie.

Una volta due ragazzine che erano in stanza con me stavano spiegando il loro alfabeto segreto agli altri della tenda e uno ha chiesto “come dite mer*a?”.
E l’altra ha risposto usando le sillabe che usavano prima… ma dicendo esplicitamente il mio nome.
Con la faccia tosta di chiedermi se mi ero offesa: “Volevo farli ridere!”.

Dulcis in fundo, bazzicava li il parente di un responsabile, poveretto con la sindrome di down ma il problema non era quello, era che ci provava con i ragazzini maschi in maniera molto pesante. Ragazzini anche di 12-14 anni! Di questo me ne sono resa conto anni dopo ma parlando comunque con mio padre, che è amico di quello che era a capo del villaggio, e mi ha detto che non lo sente da anni e non sa se è possibile fare qualcosa legalmente con una distanza di 15 anni e senza testimonianze dirette.