Il mio viaggio da incubo è stato circa 15 anni fa a Porto Santo, prontamente ribattezzato camposanto.
Decidiamo di andate a marzo, quindi più che fuori stagione, perché i cognati che erano andati 15gg prima si erano trovati benissimo.
Per chi non lo sapesse, Porto Santo è un’isoletta minuscola in mezzo al l’Atlantico, dove si va soprattutto per le attività all’aperto e le splendide spiagge, e noi due (io e marito) due geni, pensavamo che a marzo il clima fosse adatto a sfruttare ciò che offriva l’isola. Del resto così avevano detto i cognati, e fidandoci più di loro che delle previsioni meteo, partiamo lo stesso con un last minute.
La prima cosa che ci accoglie appena scesi dall’aereo è un vento gelido che nemmeno da noi in pieno inverno. Per fortuna ho portato 2 felpe e la giacca che avevo per partire, sarà così il primo giorno mi dico, e poi in hotel c’è la piscina coperta,vorrà dire che se il tempo è brutto faremo due bracciate.
Durante la cena noto che l’età media degli ospiti è da rsa, io e marito non solo siamo gli unici sotto i 40 anni, ma a occhio e croce anche sotto i 70 anni; ma che importa, meglio così, se sono anziani non faranno casino di notte perché sicuramente andranno a letto presto.. Illusi noi.
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