Assonnati dal calvario notturno del giorno prima alle 22 siamo già in letto. Prendo sonno relativamente presto quando un rumore al piano di sotto mi sveglia, vado a passo felpato nella stanza di mia madre e constato che lei stava beatamente dormendo. Appurato non si trattasse di lei la sveglio e le racconto del rumore, lei prova a farmi credere di essermelo immaginato quando un impercettibile suono di passi e risate la interrompe.
Scendiamo terrorizzati e ci imbattiamo in due focosi ventenni croati intenti a spogliarsi. La ragazza, in intimo, urla. Il ragazzo, in slip, come se nulla fosse ci dice con un italiano stentato che pensava che la casa fosse libera perché non aveva visto l’auto. Il ragazzo di rivela essere il figlio del padrone di casa e scusandosi nemmeno troppo convincentemente esce.
Il giorno dopo decidiamo di mettere fine sul nascere a quel soggiorno dalle premesse particolari.
Fu la mia ultima vacanza di famiglia in Croazia e rimango tuttora grato a quella simpatica coppietta.