Ore 15:00 le persone iniziano a insorgere contro la compagnia aerea e i più ansiosi, me compresa, iniziano ad avere crisi di panico al pensiero di dover affrontare la traversata atlantica su un aereo dove da circa 6 ore stanno sistemando un “piccolo problemino” con tanto di manuale alla mano.
Ore 18:00 si può ripartire. MAAAAA l’equipaggio ormai è in servizio da troppe ore e non può affrontare in viaggio fino a Cancun.
Serve un nuovo equipaggio, ovviamente la compagnia dispone solo di un equipaggio a Milano e non a Roma.
Si parte alle 18:00 alla volta di Malpensa.
Abbiamo fatto quindi Verona -Milano in circa 12 ore.
Alle 20:00 arriva il nuovo equipaggio e partiamo per Cancun.
Arriviamo in villaggio alle 4:00 del mattino avendo perso così un giorno di vacanza oltre a non capire assolutamente nulla a causa del fuso orario.

La settimana fortunatamente passa in modo meraviglioso, Yucatan stupendo.

È il giorno del ritorno e la mia allegra famigliola ha deciso di passare la sera prima al Coco Bongo di playa del Carmen, un locale vendutoci come “uno spettacolo con acrobati al pari del cinrque du soleil” in realtà una discoteca dove americani e inglesi ubriachi danno il meglio di sé. Indimenticabile il signore inglese di mezza età che inquadrato sul mega schermo si è tolto pantaloni e mutande in diretta.
Cirque du Soleil scansati proprio.

Fatto sta che, sarà per l’aria condizionata, sarà per qualcosa che ho bevuto ,il giorno dopo non mi reggo in piedi: nausea, vomito e pressione bassa.
Ovviamente l’aereo è in ritardo di circa 6 ore.
La mia situazione impietosisce l’assistente Alpitour che fa si che ci lascino una camera dove poter stare fino alla partenza.