Non capendo come, perdendosi tra stazioni, paesi sconosciuti, si ritrovarono su un autobus diretto verso Roses.
Con tutti i posti da poter visitare, Roses. Guardandosi in giro D. vide solo ristoranti per famiglie, locali per famiglie, famiglie con bambini in giro e coppie sulla 40ina. Il posto ideale per tre ventenni.
Arrivati al campeggio, dovettero decidere per quanto tempo fermarsi.
D. era dell’idea di fermarsi un paio di giorni e ripartire.
Parlò G. “Mah, direi almeno una settimana”.
“Come una settimana?”
“Eh dai, abbiam appena montato la tenda”
“E quindi?”
“Eh ma poi bisogna smontare, rifare gli zaini, e poi dai abbiamo fatto tutti ‘sti chilometri”
“Sì ma è il senso dell’Interrail, no?”
M., l’altro elemento, osservò lo scambio di opinioni con sguardo vacuo.
La decisione, in quanto proprietario della tenda, spettava a lui.
“Che ne pensi?”
Ma ad M. interessava solo una cosa. Non il viaggio, non avere esperienze, conoscere persone, visitare bei posti. A lui interessava solo la fi*a.
“Mah sì dai ci fermiamo qui, conosciamo gente e poi sai quante gnocche in spiaggia?”
E così D. ebbe un brutto presentimento, sarebbe stata un’esperienza indimenticabile. In negativo. Ma in ogni caso, non poteva opporsi (o meglio, col senno di poi, avrebbe potuto prendere e andarsene da solo, ma all’epoca gli mancava lo spirito di iniziativa).
E così, su un mese di tempo da dedicare al viaggio, la prima settimana venne bruciata tra mare, bambini urlanti, e una vacanza che avrebbero potuto tranquillamente fare a Pietra Ligure.
E chi ben comincia…
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