Fortunatamente è sempre la mitica prof di greco a salvare la situazione (anche lei sopra il quintale sicuramente), arrivando e dicendo “Listen, my friend: noi SCOLASTIC GIT BY PULLMAN, le GIRLFRIENDS non c’hanno money, sorry, I give you l’euro per loro but DON’T ARREST!”.

Grazie al cielo ci rilasciano, con conseguente ovazione di tutto il pullman, e possiamo proseguire.

Dopo un nuovamente imprecisato numero di ore leggiamo il cartello “ITALIA”, e scatta l’applauso. Il Brennero non è mai stato così bello, ci stanno simpatici persino gli Altoatesini che si ostinano a chiamarsi sud tirolesi.

Altre 8 ore e siamo a Roma, dopo 20 ore di pullman, stravolti, con le professoresse che giurano che non andranno mai più in gita scolastica, i genitori e la preside che ci aspettano fuori scuola e prorompono in un commosso applauso quando vedono il bus, e noi che ci abbracciamo contenti di essere sopravvissuti.