Mio marito gli lascia gli ultimi cento dollari cartacei perché ci ha aiutati a compilare il Lost & Found.
Arriviamo a Niagara Falls e scopriamo che le nostre carte di credito sono bloccate (mio marito si è dimenticato di avvisare che saremmo andati anche in Canada).
Non abbiamo più soldi,né roba pulita, né caricatori per cellulari.

La tipa della reception dell’hotel si impietosisce e ci dà un bustone con rasoi, dentifrici, spazzolini e deodoranti.

Chiamiamo mio cugino in Canada, addebitando la chiamata, e gli diciamo della valigia e delle carte, cerchiamo di svincolare le carte e ci rassicurano che è questione di ore.

Alle 22 mio cugino dice che parte da Toronto e viene a prenderci.

Ore 23, una giapponese vuole comprare le mie ciabatte ma non ho altre scarpe.
Ore 24. Cerco di prelevare dalla mia PostePay.

Recuperiamo 20 euro, mangiamo un hamburger in due.
Di mio cugino nessuna traccia.

Arriverà il giorno dopo alle 14 perché si è addormentato.

Le nostre valigie stanno per tornare in America perché Carmine ha sbagliato a compilare il formulario Lost & Found.
Mio cugino litiga al call center (avete mai visto i canadesi arrabbiarsi? Livello di aggressività pari a due neonati sbauscioni).

Le nostre valigie arriveranno all’1 di notte.
Naturalmente aperte.