Estate 1989, vacanza con le compagne di liceo poco dopo la maturità: 2 settimane all’Elba (meta nota per essere “economica”…), in campeggio.

Giorno 1

Di tutte le destinazioni possibili sull’isola, scegliamo l’unica che comporti 6 ore d’attesa tra orario di arrivo del treno e di partenza della nave. Attesa da trascorrere a Piombino, ridente località balneare la cui specialità sono gli spaghetti alla silicosi.

Saliamo sul traghetto con le gocce di sudore di un’elegante nuance “canna di fucile”, che disegnano sulle nostre parti esposte dei rivoletti che sembrano la rete fognaria di un villaggio nella foresta pluviale: siamo completamente sfatte e sudicie.

Sul traghetto conosciamo un gruppo di simpatici ragazzi toscani, con cui flirtiamo. Li incontreremo nuovamente il giorno 2.
Arriviamo al campeggio, naturalmente il più lontano dalla spiaggia. Abbiamo almeno il buon senso di lasciare nella cassetta di sicurezza i soldi per pagare il soggiorno, per non restare a fine vacanza a pulire i cessi del campeggio.