Un giorno di viaggio si può definire da incubo?
Agosto dello scorso anno.
Viaggio da sola, da tanto tempo ed in molti modi, ed in ogni periodo dell’anno.
Decido così di spostarmi da casa in auto, il periodo era “delicato”, la pandemia ancora in atto e molte le misure restrittive, ma si poteva ritornare in parte a viaggiare.
Auto vecchissima ma efficientissima e regolarmente controllata.
Lascio casa caricando la suddetta quel tanto che bastava per un giretto di qualche giorno nella vicina Francia.
Tutto bene, al primo valico alpino croissant e caffè per colazione e proseguo con la tranquillità di una pensionata, quella che in realtà sono.
Seconda vetta, aria frizzante, felpetta indossata per le foto di rito e via, senza una meta precisa, al momento opportuno mi fermerò chissà dove per la notte, ma ora, nuovamente in marcia.
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