Sono andata a pagare e uscita come una furia, ma ovunque andassi, ogni volta la domanda: “Tuo marito? Il tuo fidanzato?” cui seguiva la mia risposta e gli immancabili sguardi freddi delle donne e quasi imbarazzati degli uomini. Mi sono sentita trattare così di me**a da pensare di avere qualcosa di sbagliato.
Arrivano gli ultimi giorni, che trascorrerò a Catania: il primo con amici (che mi hanno scorrazzato in ogni dove, facendomi visitare Ortiga e provare il vero cannolo siciliano), il secondo da sola, poi il rientro a casa.
Nel freddo e inospitale nord.
Meraviglia! Mai vista una città cosi bella e passo otto ore a girarla in lungo e in largo. Nessuno mi guarda male, tutti si fermano per darmi delle indicazioni e consigliarmi questo o quel posto dove mangiare o bere. Il mattino ho fatto colazione in un baretto sotto casa e la barista mi ha riempita di consigli e di attenzioni; mi sono sentita rinascere.
Ciao Sicilia, non penso mi vedrai mai più.
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