Per fortuna mio marito (queste sono le situazioni in cui si capisce se si è trovata la persona giusta!) si rende conto che c’è un bagno che non è ancora stato aperto. Chiediamo al capotreno di aprircelo. Le due bambine ed io facciamo pipì e la tazza è già piena quasi fino all’orlo.
Dopo 3 ore sotto il sole ripartiamo, ci aspettano ancora 5 ore e mezza di viaggio.
In fin dei conti per noi non è stato terribile: fatta pipì all’inizio siamo riusciti a reggere le 3 ore. Avevamo giochi, libri e un sacco di cibo (fortuna che nei panifici francesi non riesco a scegliere e compro l’impossibile!).
Il mio pensiero 4 anni dopo va ancora alle 4 americane sedute accanto a noi, che dovevano solo andare a Cannes e invece di mezz’ora, ci hanno messo 3 ore e mezza, bloccate in un vagone senza aria condizionata.
I complimenti invece vanno alle ferrovie francesi, che ci hanno portato scatole con cibo, giochini per le bambine, da metà viaggio hanno aperto il bar gratis e ci hanno pure restituito 80% del prezzo del biglietto.
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